La tassazione conseguente l’acquisto di un immobile alle Canarie: quanto si paga in Spagna e quanto in Italia.

Il principio generale che regola la tassazione dei redditi derivanti da beni immobili è che gli stessi sono imponibili nello Stato nel quale detti beni si trovano (articolo 6 della Convenzione tra l’Italia e la Spagna per evitare le doppie imposizioni, del 29/09/1980 n. 663).

Questo principio si applica ai redditi derivanti sia dall’utilizzazione diretta che dalla locazione, dalla vendita o da ogni altra forma di utilizzazione dei beni stessi e vale anche per i redditi derivanti dai beni immobili appartenenti a un’impresa nonché da quelli utilizzati per l’esercizio di una libera professione.

Pertanto se un cittadino italiano acquista un immobile alle Isole Canarie, è obbligato:

– se residente in Spagna, a pagare l’IBI, che si calcola sul valore catastale e la cui percentuale è determinata dal singolo “ayuntamiento” e L’IRPF, qualora dovuta, entrambe in Spagna;

– se residente in Italia, a pagare l’IBI e l’IRPF in Spagna e l’IVIE, che si calcola anch’essa sul valore catastale, in Italia.

L’IVIE (Imposta sul Valore degli Immobili all’Estero) si paga per differenza con quanto pagato in Spagna a titolo di IBI. Al momento dell’acquisto di un immobile alle Isole Canarie si paga un’imposta pari al 6,50% del prezzo dichiarato in atto dal Notaio.

I documenti che è importante controllare prima di un acquisto, sono:

– nota informativa e atto di acquisto dell’immobile che si deve comprare;

– certificato della comunità dei proprietari dal quale risulti che non ci sono debiti;

– certificato di efficienza energetica;

– ultimo IBI pagato.

Dott. Renato Spizzichino