Spagna: novità sulle crypto valute. Il Markets in Crypto-asset (MiCA) Act, quadro normativo dell’Unione Europea in materia di cryptovalute, entrerà in vigore in Spagna nel dicembre 2025, come comunicato dal Ministero dell’Economia e della Trasformazione Digitale spagnolo.

Il (MiCA) mira a introdurre un quadro giuridico armonizzato per le criptovalute in tutta Europa, garantendo che i trasferimenti di asset crittografici siano soggetti a tracciabilità e controlli simili a quelli delle transazioni finanziarie tradizionali. Copre un’ampia gamma di attività nel settore delle cryptovalute, inclusi l’emissione e la negoziazione di crypto-asset, l’autorizzazione e la vigilanza dei fornitori di servizi, la protezione dei consumatori e la prevenzione degli abusi di mercato. Un elemento chiave della regolamentazione è l’introduzione della “travel rule”, che impone che le informazioni sull’origine e sul beneficiario dell’attività crittografica accompagnino la transazione e siano conservate da entrambe le parti coinvolte.

Le nuove norme si applicheranno anche alle transazioni superiori a 1000 euro, che coinvolgono portafogli non ospitati, ovvero indirizzi di crypto-asset privati, quando interagiscono con portafogli gestiti da fornitori di servizi. Inoltre, le normative includono misure per la vigilanza, la protezione dei consumatori e la salvaguardia ambientale.

L’adozione del MiCA rappresenta un avanzamento cruciale verso un mercato delle cryptovalute più sicuro e sostenibile nell’UE, mirando a proteggere i consumatori e a prevenire l’uso improprio delle criptovalute a fini criminali e sottolineando l’importanza di una normativa adeguata in un settore sempre più interconnesso con i servizi finanziari tradizionali.

La scadenza prevista per la sua attuazione da parte dei 27 Stati membri dell’UE è Luglio 2026. Il termine include il periodo di transizione di 36 mesi concesso ai Paesi membri a partire dalla data di pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea nel Giugno 2023. La Spagna desidera accorciare questi tempo di intermezzo a 18 mesi, per fornire certezza giuridica e maggiore protezione agli investitori spagnoli che investono in questo tipo di asset.

Nel frattempo, grandi crypto exchange internazionali hanno ottenuto licenze locali in Spagna.

Pochi mesi fa, inoltre, il Banco de España, la banca centrale spagnola, ha sottolineato l’importanza di sfruttare i vantaggi dell’euro digitale, dati dalla crescente digitalizzazione dell’economia e della società.

Sempre in tema di crypto-asset, il Tesoro spagnolo punta alla loro supervisione, annunciando una revisione della legge fiscale esistente. La proposta prevede che l’Agenzia tributaria, cioè l’organismo di vigilanza fiscale nazionale, possa sequestrare le cryptovalute dei contribuenti che presentano posizioni debitorie nei confronti dello Stato. L’agente della riscossione potà attuare embarghi su monete digitali e asset crittografici.

Già da quest’anno a seguito dell’approvazione della “Ley de medidas antifraude en 2021” le cryptovalute depositate all’estero dovranno essere dichiarate attraverso il modello 721. Quest’ultimo è rivolto a persone fisiche e giuridiche residenti in Spagna, nonché a stabili organizzazioni di soggetti non residenti, che siano proprietari, detentori, beneficiari o titolari autorizzati di cryptovalute e che abbiano un portafoglio con un valore combinato di almeno 50.000 euro al 31/12/2023. (Se in qualsiasi momento dell’anno questo importo fosse stato superato, ma risultasse al 31/12/2023 non più disponibile, si dovrà comunque presentare il modello).

La dichiarazione corrispondente all’esercizio 2023 sarà presentata tra il 1° gennaio e il 31 marzo 2024.

Canarie Consulting è a tua disposizione per qualsiasi domanda in merito.